Ordinanza Divieto di accesso cunicoli e percorsi non protetti
Il testo integrale dell’ordinanza è raggiungibile cliccando qui
Si comunica a Soci ed Utenti che dal giorno 11 giugno 2022 sarà disponibile per consulti veterinari a titolo gratuito il Dott. Achille Di Lellis. Per contatti e urgenze rivolgersi al Presidente Enrico Granori
Inviata segnalazione al Commissariato per la liquidazione degli Usi Civici riguardo lo statuto approvato dall’Università Agraria di Sacrofano in merito ad una possibile limitazione del diritto di utenza. Il testo integrale è visionabile cliccando qui.
Si invitano Soci e Utenti a prendere visione del seguente Avviso pubblico
Approvati dall’Assemblea dei Soci il nuovo Statuto e i relativi Regolamenti
Il giorno 18 febbraio 2021, alle ore 18:30 presso la sala parrocchiale sita in Via San Biagio, si è tenuta l’Assemblea dei soci per l’approvazione del nuovo statuto armonizzato alle previsioni della Legge n. 168 del 20 novembre 2017.
E’ possibile prendere visione del nuovo Statuto e dei regolamenti vigenti cliccando sul seguente Link: http://www.upbsacrofano.it/wp-content/uploads/2021/02/Delibera_1_Allegati.pdf.
Recupero del bosco di Monte Musino, siglato protocollo d’intesa
Il giorno 3 Aprile l’Università Possidenti di Bestiame ha sottoscritto, a seguito del proprio impulso, un protocollo d’intesa con il Comune di Sacrofano, la ASL e il Parco di Vejo, per il recupero e la salvaguardia del bosco di Monte Musino. Nel link sottostante il Comunicato stampa.
Comunicato Stampa Monte Musino
L’ENTE
L’Università Possidenti di Bestiame detta dei “Bovattieri” risale all’anno 1705 quando un gruppo di cittadini della comunità di “Scrofano” definiti”maggiorenti”, si offrono di prendere in affitto, per la durata di otto anni e per corrispettivo annuo di 500 scudi, le terre del territorio comunale, già feudo degli Orsini e poi dei Chigi.
Le vicende dell’Università seguirono la storia del luogo.
Nel 1804 la Sacra Congregazione del Buon Governo, che aveva incamerato tutti i beni comunali per far fronte agli ingenti debiti contratti dai Comuni dell’epoca della rivoluzione francese, deliberò di alienare le terre a varie istituzioni religiose.
In quella occasione i Priori dell’Università con altri cittadini “maggiorenti” riscattarono le terre acquistandole per loro stessi, per i proprio eredi e per i cittadini di “Scrofano” che volessero dedicarsi all’allevamento del bestiame e, in particolare, a quello delle vacche maremmane che procreavano buoi aratori, unico supporto alla fatica e al lavoro dei campi. Oggi l’Università è un Ente pubblico, non economico, che pone tra i propri fini istituzionali l’allevamento del bestiame allo stato brado e la tutela dei beni di uso civico, come è previsto dalla legge 1766/1927.
La sua proprietà copre 197 ettari, su cui pascolano circa 500 capi di bestiame bovino ed equino, allevati allo stato brado su terreni ancora immuni da ogni forma di inquinamento.
Ciò si deve anche al fatto che l’Ente provvede autonomamente alla bonifica dei proprio territori, con semine di cereali (grano, orzo, avena) effettuate con un preciso schema di turnazioni e senza impiego di diserbanti e/o fertilizzanti chimici, operazione dalla quale si ricavano prodotti assolutamente definibili biologici e che mantengono i pascoli liberi, in maniera naturale e tradizionale, da vegetazioni infestanti ed agenti patogeni che troverebbero ambiente favorevole nei terreni da troppo tempo non dissodati.
Ciò comporta la fruibilità e la crescita di erbe da pascolo sempre fresche e nutrienti per gli animali che se ne cibano.
A questo si deve l’immissione sul mercato di carni di alto valore qualitativo, che senza dubbio alcuno, possono essere definite D.O.C.
Foto gentilmente concessa da Romeo Ranieri, scattata in una mattinata nebbiosa del dicembre 2017 tra Monte Cavallaro e Montorso